“Nell’analizzare questi vostri filmati dobbiamo mettere in moto la competenza tecnica e la sincerità che usiamo tra noi nello spogliatoio” ha detto Alfredo Trentalange nel suo carismatico intervento. E questa volta lo spogliatoio era davvero ampio, ricco e variegato come non mai allo Stage di perfezionamento tecnico Interregionale dei CRA Lombardia e Veneto: i circa 80 arbitri di Eccellenza delle due regioni, i giovani coinvolti nel progetto Talent dell’UEFA e le due Commissioni al completo. Uno stage fortemente voluto dai due presidenti Alessandro Pizzi e Giuliano Vendramin per un confronto costruttivo ed una crescita umana oltre che tecnica degli arbitri di punta delle due regioni limitrofe.
Ospitati dalla struttura del Golf Park Hotel di Peschiera del Garda, al mattino gli arbitri hanno effettuato con buoni risultati i test atletici di rito, per poi spostarsi negli spazi dell’hotel. Qui si sono immersi nel cuore del raduno: nei giorni precedenti l’incontro gli arbitri, a gruppi, avevano già visionato ed analizzato una gara di Eccellenza della Lombardia, secondo le modalità del Referee Development Programme che coinvolge da tempo gli arbitri di Promozione ed Eccellenza lombardi. Durante lo stage i gruppi delle due regioni si sono mescolati e con il supporto di un componente tutor hanno analizzato a fondo la prestazione dei colleghi, selezionando spezzoni che sono poi stati visti e commentati nel pomeriggio. Al successivo ampio e vivace dibattito hanno presenziato il Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange ed il suo vice Duccio Baglioni, ampiamente soddisfatti nel constatare come la metodologia seguita si sposi perfettamente con i principi del confronto e della solidarietà tecnica tanto cari al Settore tecnico. L’analisi dei vari gruppi succedutisi al microfono è stata sempre attenta e stimolante ed ha seguito l’input iniziale del CRA lombardo Pizzi; “Analizzate la prestazione arbitrale al di là del singolo episodio, ma focalizzatevi su tutto quello che succede e che può qualificare la credibilità dell’arbitro in campo, abituatevi ad una maggiore ampiezza di visione, solo così in campo potrete anticipare tutti gli eventi”. Al termine di questo interessantissimo lavoro, Trentalange e Baglioni hanno effettuato un approfondimento attraverso filmati, soffermandosi in particolare sul fallo di mano, una delle circostanze di più difficile interpretazione per l’arbitro di oggi. In conclusione del suo intervento Trentalange, con visibile soddisfazione, ha esortato gli arbitri a ringraziare i loro formatori del CRA perché estremamente competenti ed impegnati nel delicato ruolo di gestire il patrimonio futuro dell’AIA.
In definitiva un incontro riuscitissimo, come traspariva dai volti e dalle parole dei ragazzi coinvolti: “con l’esperienza di oggi avete fatto un passo verso la perdita della regionalità, verso quella apertura ad altri contesti che vi aiuterà ad affermare le vostre qualità anche alla CAI” ha concluso il CRA veneto Vendramin.
Ora si parte per l’ultima parte della Stagione, “il tracciato più difficile del nostro percorso”, ha ribadito il Presidente CRA Pizzi, “non conta fare bene fino al 32°km, questo gruppo deve finire la sua Maratona!”