Sentirsi per un giorno già proiettati al futuro. Con lo spirito giusto, ovviamente: non quello di chi si sente già arrivato, ma di chi coglie l’occasione per imparare, per capire in anticipo quello che un domani servirà per fare bene, per riuscire nella propria missione. Una missione difficilissima, quella del formatore, quella dell’Osservatore Arbitrale. Con questi pensieri, domenica 30 marzo, i dodici Osservatori Arbitrali a disposizione del campionato di Eccellenza lombardo si sono ritrovati a Seregno per partecipare all’iniziativa “Osservatore CAI per un giorno”. La Commissione Arbitri Interregionale (CAI) è infatti il prossimo obiettivo di carriera per questo gruppo di associati che ogni domenica cercano di far crescere i giovani arbitri lombardi. Con la propria esperienza, fatta di tanti anni passati sui terreni di gioco, valutano le prestazioni dei colleghi arbitri, forniscono consigli e suggerimenti, verificano le risposte alle direttive impartite dagli organi tecnici regionali, misurano il temperamento, la personalità e le capacità atletiche, tecniche, tattiche e gestionali degli arbitri di Eccellenza lombarda. Il presidente del Comitato Regionale Alessandro Pizzi e il responsabile degli osservatori Marco Visigalli hanno voluto tuttavia fornire agli osservatori lombardi una possibilità in più e, grazie alla disponibilità del commissario CAI, Danilo Giannoccaro, hanno organizzato un raduno con il responsabile degli osservatori della CAI stessa, Luigi Stella. “Quella di oggi è una giornata di crescita per tutti – ha esordito Visigalli rivolgendosi agli osservatori intervenuti – Con piacere abbiamo registrato il vostro entusiasmo nel confermare immediatamente la convocazione al raduno. Abbiamo colto in voi il giusto spirito, la convinzione di potervi migliorare oggi e sempre”. Luigi Stella è stato accompagnato nella lezione introduttiva da Massimiliano Velotto, coordinatore degli arbitri della CAI, che ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “Una giornata di confronto per tutti – ha affermato Velotto – La CAI vuole così essere vicina alle regioni, per comunicare le proprie esigenze non solo agli arbitri ma anche agli osservatori, il cui obiettivo deve essere «perdere la propria regionalità», cercando già da questo momento di incontro di trovare gli stimoli giusti per migliorarsi in ottica nazionale”. In previsione della visionatura collegiale che si sarebbe tenuta nel pomeriggio, Luigi Stella ha voluto sottolineare alcuni aspetti cardine di quanto richiesto agli osservatori CAI: “Chiediamo a tutti di essere estremamente concreti. Nei colloqui come nelle relazioni non serve usare «paroloni», ma dobbiamo far capire immediatamente all’arbitro come migliorarsi e all’organo tecnico quali sono le potenzialità dell’arbitro. In quest’ottica dovete saper valutare al meglio la futuribilità del collega arbitro, valutandola in base a quanto visto nell’arco dei 90 minuti di gara, e non in base ad un solo e singolo episodio. Il singolo episodio non descrive, né in bene né in male, la figura arbitrale che emerge nell’arco dei 90 minuti, e che determina una futuribilità che deve essere oggettiva e relativa, intendendo con questi due termini che è strettamente legata ai fatti concreti e reali che si sono verificati durante la gara visionata”. Con la discussione di casi tecnici e la visione di alcuni filmati i componenti della CAI hanno quindi fornito numerosi esempi per rendere evidente i concetti man mano trattati. All’incontro è intervenuto anche il componente CAI Paolo Consonni che ha portato la propria testimonianza diretta di quali siano le differenze territoriali una volta varcati i confini regionali lombardi. Il saluto del Presidente regionale Alessandro Pizzi, intervenuto durante la pausa conviviale, ha concluso la prima parte della giornata ricordando “quanto sia importante l’allineamento tra il CRA e la CAI non solo per la gestione tecnica di un campionato in comune, ma soprattutto per la sinergia creata nei percorsi formativi”. Tutti gli osservatori, accompagnati da Luigi Stella, si sono quindi recati sul vicino campo sportivo di Desio per la visione di una gara di Eccellenza. Rientrati in Sezione a Seregno al termine della gara, gli osservatori hanno elaborato le proprie riflessioni in piccoli lavori di gruppo, esponendo quindi a Luigi Stella quelle che sono state le proprie impressioni sulla prestazione dell’arbitro visionato. “Sono molto soddisfatto della qualità valutativa dimostrata anche oggi dagli osservatori lombardi. Devo quindi ringraziare il Comitato Regionale che ha colto ormai da tempo il cambio di approccio alla gestione e formazione degli osservatori arbitrali. Una certezza che ho maturato, prima come Presidente di Sezione e quindi come componente nazionale – ha concluso Stella – è che la qualità degli osservatori arbitrali si riflette direttamente sulla qualità degli arbitri. La formazione dei nostri osservatori è quindi fondamentale per assicurare la giusta crescita agli arbitri che si affacciano ai campionati nazionali”.
Il gruppo degli osservatori convocati al raduno