Riceviamo e pubblichiamo dalla Sezione di Crema questo articolo a firma di Leonardo Provana
Matteo Miragoli, responsabile del Coordinamento degli Organi Tecnici Sezionali del CRA Lombardia, è recentemente diventato Arbitro Benemerito. Si tratta di un riconoscimento che l’AIA rilascia dopo un certo numero di anni passati al suo interno ed in base alle cariche ricoperte. Il titolo di benemerito “ufficializza”, difatti, un tratto distintivo di Matteo: la sua passione per il mondo degli arbitri.
L’impegno
Matteo è stato presidente della Sezione di Crema per 10 anni e, successivamente, coordinatore dei presidenti della Lombardia al CRA, con una breve parentesi come rappresentante presso il giudice sportivo. Ma non sono solo le “cariche” ricoperte a dimostrare la sua grande passione. Un aspetto molto apprezzato di Matteo, come affermato dall’attuale Presidente di Crema Annunziato Scopelliti, è il fatto che pur essendo assorbito dal lavoro non indifferente a livello regionale sia, comunque, una presenza fissa della Sezione di Crema. Lo si può sempre incrociare alle lezioni tecniche, ai raduni di metà stagione, alle cene sezionali ed ai raduni pre-stagionali.
Non solo, pur essendo impegnato la domenica pomeriggio nelle visionature degli arbitri del CRA, ogni domenica mattina si reca con grande dedizione a vedere un arbitro della Sezione. Tutto ciò dimostra come Matteo non dimentichi da dove arriva.
Grande cuore
Un’altra caratteristica è il suo grande cuore. La divisa da arbitro è per lui come una seconda pelle e non ha mai esitato a difendere i suoi arbitri a spada tratta. È il primo sia ad esporre critiche costruttive che a consolare i suoi associati nei momenti di bisogno. Come afferma il segretario di Sezione Stefano Peletti, non è solo un formatore di arbitri, ma anche di persone. Sa sempre dire qualcosa a tutti, dall’associato più anziano, all’ultimo arrivato.
Passione allo stato puro
Chiudiamo con le sue parole, che confermano la sua grande passione per il mondo degli arbitri:
“Questo traguardo lo condivido con tutti voi. Non nascondo che mi rende orgoglioso, mi guardo indietro e torno al primo giorno che ho messo piede in Sezione, beh, non avrei mai pensato che sarei arrivato a questo riconoscimento. La forza l’ho trovata in tutte le persone che ho incontrato nell’AIA, me le ricordo tutte e per loro ho un aneddoto ed un ricordo particolare. Amo la nostra Associazione e in particolare la mia Sezione. È una dichiarazione d’amore? Forse sì.”