Un raduno all’insegna della solidarietà tecnica. Un concetto fortemente riproposto dall’AIA negli incontri nazionali, regionali e nelle visite alle Sezioni. Un concetto che diventa pratica, che diventa realtà nell’incontro tra i giovani arbitri dei comitati regionali della Lombardia e del Piemonte-Valle d’Aosta. Ed è ormai tradizione l’organizzazione di questo raduno collegiale che mette a confronto le élite regionali di due comitati che insieme valgono il 20% dell’intera Associazione: circa 6700 associati, 42 sezioni e, nel caso particolare, 80 arbitri di Eccellenza (48 lombardi e 32 piemontesi e valdostani) che nella prestigiosa cornice del Centro Sportivo di Novarello hanno dato vita ad un momento di formazione e verifica atletica e tecnica.
I due presidenti regionali, Alessandro Pizzi (Lombardia) e Gianmario Cuttica (Piemonte-Valle d’Aosta), hanno aperto il raduno richiamando i propri associati all’attenzione massima in vista del termine dei campionati. “Abbiamo lavorato tanto in questa stagione – ha affermato Pizzi – soprattutto per potenziare la qualità del lavoro di squadra, dando man mano i dovuti aggiustamenti per garantire le migliori prestazioni sul terreno di gioco. La fase finale del campionato sarà un banco di prova per dimostrare l’affiatamento delle nostre terne e i risultati raggiungi a livello di team work”. Cuttica ha invece sottolineato l’importanza dello stato di forma atletica raggiunto: “Oggi avrete l’occasione di lavorare con una squadra di preparatori atletici di spessore, che vi proporrà esercizi ed allenamenti che normalmente vengono svolti a livello nazionale. Avete quindi la fortuna di lavorare ancora una volta proiettati verso il futuro”. Sotto l’occhio attento di Francesco Milardi, vice responsabile del Settore Tecnico, i ragazzi hanno quindi sostenuto una seduta di allenamento coordinata dai preparatori Vincenzo Gualtieri (componente del modulo Preparazione Atletica) e Giuseppe Garavaglia (referente atletico della Lombardia).
La parte tecnica si è svolta nella sala congressi di Novarello, dove i lavori sono stati aperti da Maurizio Gialluisi, componente del Comitato Nazionale dell’AIA: “Il saluto del Presidente Nicchi e la mia personale presenza testimoniano oggi l’attenzione dell’Associazione per iniziative come la vostra, che si stanno ripetendo su tutto il territorio nazionale. Siamo qui – ha affermato Gialluisi – perché voi non solo siete parte importante dell’AIA ma ne rappresentate il futuro. Avete due giovani presidenti, che si sono rivelati una felice scelta e si stanno dimostrando un’ottima risorsa per la crescita di voi giovani arbitri. La forte presenza del Settore Tecnico a questo raduno sottolinea ancora di più l’importanza di questo momento e la volontà dell’AIA di investire su di voi. Siete gli arbitri del futuro, quelli che dovranno scendere in campo pronti a rispondere alle situazioni impreviste: questi raduni sono quindi importanti per prepararvi al futuro, per arricchire il vostro bagaglio di esperienza con situazioni che ancora non avete personalmente vissuto. Filmati e tematiche che tratteremo oggi sono gli stessi su cui si confrontano gli arbitri nazionali, nell’ottica di quella solidarietà tecnica che porta la nostra Associazione a rimanere un modello formativo per il panorama arbitrale non solo europeo ma nel mondo intero”.
Vincenzo Fiorenza, su invito dei Presidenti Cuttica e Pizzi, ha quindi presentato alcuni filmati e ripreso alcune casistiche regolamentari per illustrare l’uso, lecito ed illecito, della mano nel gioco del calcio. A margine dell’intervento prettamente tecnico, anche Fiorenza ha voluto spronare i giovani arbitri lombardi, piemontesi e valdostani al sacrificio per raggiungere i massimi obiettivi: “Vi state affacciando ad un livello alto del gioco del calcio. Siete diventanti arbitri importanti a livello regionale ma ora dovete ripartire da zero per diventare importanti a livello nazionale. La vostra crescita deve passare attraverso lo studio, l’allenamento, il sacrificio e la convinzione di voler raggiungere i propri obiettivi”.
Cuttica e Pizzi hanno quindi concluso con alcuni ultimi approfondimenti puntuali (provvedimenti disciplinari su gioco aereo, attenzione ai leader delle squadre e alla variazione del tono agonistico, simulazione del briefing pre-gara), sintetizzando la giornata con una efficace espressione mutuata dall’intervento di Vincenzo Fiorenza: “Dalla prossima gara andate in campo con l’obiettivo di domare un toro. Prendetelo per le corna, domatelo e cavalcatelo verso il vostro futuro”.
[Fonte: www.aia-figc.it]